logo118Devo la mia vita al soccorso tempestivo e professionale del 118”. Lo afferma Giuseppe Azzaretto, trentasettenne residente a Misilmeri, il quale ha inviato una lettera ad Angelo Aliquò, direttore generale della Seus (società cogestore del servizio di emergenza- urgenza in Sicilia).
Nella missiva (di cui ha autorizzato la diffusione e pubblicazione nei media) sottolinea che il 9 febbraio 2014 in seguito a dolore addominali contattò la centrale operativa del 118 di Palermo, diretta da Gaetano Marchese, e “nel giro di pochi minuti e in maniera professionale fui soccorso da un’ambulanza medicalizzata, che prontamente riconobbe la gravità sanitaria e in maniera celere e valida mi trasportò al Policlinico di Palermo, scegliendo l’Ospedale più idoneo”.
Dopo alcune settimane molto sofferte e tribolate tra interventi e cure, alcuni giorni fa Azzaretto ha preso carta e penna e scritto alla Seus: “Oggi io devo la mia vita a questa squadra del 118 ed a questa professionalità, perché avevo avuto una dissecazione aortica estesa a causa della quale subisco ancora interventi e conseguenze”. L’epilogo della missiva è “un ringraziamento alla postazione di Misilmeri nelle persone della dottoressa Anna Maria Di Pisa, dell’infermiere Antonino Cilluffo e dell’autista- soccorritore Giovanni Ferraro”.